dal catalogo della mostra "Hortus Imperfectus"

20.07.1999 19:34

 

Un’excursus attorno al tema del volto e della ritrattistica. Linee della fisionomica tracciate in una serie di personaggi che diventano uno spaccato della vita quotidiana, una realtà domestica ed urbana ma, anche, la rivisitazione del ritratto nella storia dell’arte.

Volti dall’espressione angosciata ed annoiata, innervosita o divertita, superba e maestosa, indifferente ed appassionata. Sono solo alcuni esempi dei molti interpreti che calcano un palcoscenico dai contorni singolari e curiosi, dai quali emergono le dinamiche che governano le relazioni quotidiane, abitudini spontanee, atteggiamenti e modi che vivono intorno a noi, con i quali intratteniamo parte del nostro tempo, e che ora ripercorrono, come in una carrellata, istanti e momenti della nostra quotidianità.

Così Alfredo Truttero ricrea una dimensione di costume e società, secondo una prospettiva antropologica e visuale, in cui sviluppa una indagine intorno ai generi ed alle linee della ritrattistica dal quattrocento sino ai giorni nostri. E a testimoniare proprio questi riferimenti storici è l’immagine emblematica dell’uomo dal berretto rosso/tradizione che riprende stilemi ed esempi dei ritratti di uomini d’armi o giovani senatori quattro-cinquecenteschi. Ma i caratteri di una fisionomica, di lineamenti e volti, ritrovano la loro forma, soprattutto nella sequenza di personaggi quali uomo che guarda-Giacomo, l’incidente, scocciata,un contrariato, scettica, un ragazzino, che ben rappresentano la realtà della vita quotidiana, attraverso comportamenti ed espressioni forse le più comuni ma certamente più significative sui modi e modelli di comportamento sociale e personale.

Accanto a questa rappresentazione nazional-popolare sono la serie double-faces , cinque sculture che si sviluppano sull’ambiguità tra la faccia frontale (visibile) e quella interna (invisibile), tra l’Io e l’Es, o tra l’Io e il suo doppio, la maschera che si nasconde dietro un uomo, fonte di enigmi e ambiguità, di cose sottintese e altre esplicite.

 

Enrico Gusella 1999