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21.05.2012 19:14

 

- "Il Creatore ha fatto il vasaio, il Figlio nei tre anni di vita pubblica ha completato l’opera riplasmando la carne viva dell’uomo: ha guarito, salvato, e ha in-segnato. Tu, Alfredo, continua a insegnare e di-segnare: non sdegnare l’argilla e il colore. E soprattutto non preoccuparti dell’esito: decine di volte Vincent ha dipinto la mietitura ed il seminatore; l’albero di fichi mai! Anzi no… L’albero di fichi l’ha dipinto una quarantina di volte nascondendolo in tutti gli autoritratti, perché quell’albero era lui, fragile come ti riconosci tu, impacciato come si vede ogni artista vero; e apparentemente sterile, incapace di mantenersi col proprio lavoro. Ma qualcuno ha buttato letame su quel fico, il quale ha dato in grande copia frutti che allietano gli occhi e il cuore. Dal laetamen la letizia, e dall’humus l’umiltà. Basta solo rispondere alla vocazione".

- "Hai detto che mi hai chiamato tre anni fa, ma io allora non ho sentito la tua voce…".

- "Quando tu tre anni fa hai cominciato a lavorare, da solo nel tuo studio, sull’intuizione della vita come partita a scacchi, in verità non eri solo: ero io a pro-vocarti. E ti sono nati a uno a uno, anzi a due a due, uno contro l’altro, re e regine, torri e alfieri, cavalli e pedoni. E hanno cominciato ad ingombrarti la casa. Adesso sono grandi e ti chiedono di uscire, di cominciare a lavorare per conto loro: personaggi in cerca di mostrarsi. Personaggi con un autore. Meglio: con un padre. Tu semina, altri mieteranno. Tu neanche immagini quanto lavoreranno questi “pezzi” della scacchiera. Ciascuno sta ben piantato nella propria circo-stanza; ciascuno col busto slanciato si erge nella consapevolezza di valere, ispirando ri-spetto; e ciascuno ha un volto personale che parla (per-sonat), fa risuonare la propria inconfondibile vibrazione. Tu neanche immagini quanto – così fermi – cammineranno. E quante domande porranno a chi si fermerà a parlarci con… ri-guardo.

 

 

Roberto Filippetti 2012